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ASPETTANDO STRESA - ARONA: UNO SGUARDO AL PASSATO PER UN PASSO AVANTI NEL FUTURO

Il derby contro l’Arona quest’anno ha un sapore particolare per lo Stresa. La stagione borromaica è iniziata proprio sul terreno aronese con una debacle che ha chiuso anzitempo l’avventura dei ragazzi di Foti in Coppa Italia.

Una partita interpretata male dagli azzurri e invece giocata con spregiudicatezza dai padroni di casa. Una sconfitta che ha messo di fronte lo Stresa ad una realtà inaspettata: gli uomini di Foti hanno dovuto rinunciare anzitempo ad uno dei trofei in palio dopo essere partiti con le migliori intenzioni. “Lavorare, dobbiamo solo continuare a lavorare”. La squadra del patron Pozzo è stata assemblata negli ultimi pezzi a ridosso della chiusura ufficiale del mercato, le carte in tavola sono state rimescolate da un destino baro e beffardo, che ha voluto fermare ai box fin dalle prime battute giocatori importanti quali Crugnola e Brambilla, in uno Stresa che poi aveva perso Biscuola. Mister Foti non si fa certo pregare quando bisogna rimboccarsi le maniche e con i suoi ragazzi ha azzerato il ricordo bruciante della sconfitta tornando a lavorare per ottenere ambiziosi traguardi. Ma lo Stresa ha faticato in partenza, risultati altalenanti ne hanno segnato il cammino, quasi si trascinassero, i ragazzi stresiani, l’onta della sconfitta rimediata alla prima stagionale. Ma il gioco dimostrava, partita dopo partita, di aver ritrovato la sua consistenza. Foti ha potuto contare anche sull’arrivo di Simeoni in difesa che da subito si è messo a disposizione del gruppo, trasmettendo energia nuova e desidero di riscatto anche ai compagni. Lo Stresa avanza tra vittorie e sconfitte, in un turbinio altalenante che potrebbe essere descritto come un’emicrania pulsante. Manca di continuità il cammino di Lego e compagni e il problema sembra essere l’amalgama ancora non troppo densa del gruppo. La partita della svolta forse è stata quella di Fomarco. La sconfitta brucia, perché arrivata da un appannamento durato venti minuti. I ragazzi di Foti hanno concesso terreno all’avversario che non aspettava altro che pungere per poi chiudersi a riccio. In quella gara è tornato titolare Bortoletto, ma le sue fatiche non sono riuscite a dar la scossa ai compagni. La situazione dopo la sconfitta sembrava tragica. Lo Stresa doveva trovare il bandolo della matassa, e doveva farlo in fretta Le parole del Presidente nel corso del lavoro settimanale a Nebbiuno hanno sortito l’effetto desiderato e nella gara contro il Cavaglià lo Stresa ha dimostrato di essere cinico e spregiudicato. Una gara giocata ad alti livelli, con Brambilla che va in rete e con il capitano, Lego, che chiude la partita. Poi l’impegno in trasferta contro il Briga, squadra che sfrutta le ripartenze che, da buon stratega, Foti impedisce, colpendo con la stessa tecnica. Lo Stresa raggiunge così finalmente la seconda vittoria consecutiva e si prepara, con il coltello tra i denti, alla sfida contro l’Oleggio, seconda forza del campionato. La partita è a due facce. Il primo tempo è di marca ospite con i ragazzi di Ferrero che occupano meglio iul campo e si rendono pericolosi da subito, trovando un gol in apertura che stravolge gli equilibri. Puzzello si sacrifica in quella che sarà la sua ultima gara in casacca borromaica, diventando “uomo ovunque” e dando sostegno a tutti i reparti. Nella ripresa è Bortoletto a trovare la battuta vincente che regala il primo pareggio stagionale agli uomini di Foti. Lo Stresa potrebbe stravincere nel conto delle occasioni, ma il risultato si ferma sul pareggio. Tre gare utili consecutive, tre settimane di lavoro corale, tre i punti che ora lo Stresa vuole conquistare contro il prossimo avversario, quell’Arona che era stato co-protagonista della gara di avvio e che sembrava aver gettato oscuri presagi sul percorso dello Stresa. L’addio di Puzzello non sarà un alibi, i ragazzi di Foti vogliono mettere la zampata vincente sul campionato. Undici leoni per vincere, convincere e continuare a sognare.

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